Il Tribunale di Taranto, con sentenza dell’11 marzo 2025, ha respinto le domande avanzate da un correntista, vittima di phishing, nei confronti della propria banca. Il Giudice, accertata la condotta colposa del correntista per aver condiviso con terzi le proprie credenziali di accesso al servizio di home banking, ha escluso la responsabilità della banca, la quale aveva adottato un sistema di sicurezza basato sull’autenticazione a più fattori e adeguatamente informato la clientela sui rischi di phishing.